Grande festa per il ritorno definitivo di Anvar, dall’orfanotrofio statale al Villaggio. Trionfante, come ‘Capitano’ della Sartoria…
Gli ultimi mesi sono stati senza ombra di dubbio i più difficili. Una continua altalena tra la speranza di una soluzione e le complicazioni burocratiche della procedura per l’affido. Questo non faceva che aumentare l’ansia e la sfiducia in Anvar circa il suo possibile ritorno. Ma alla fine tutto si è risolto come per miracolo nel giro di poche ore. Ora non passa giorno senza che Anvar non ripeta quanto non gli sembri vero di essere di nuovo a casa! Naturalmente la prima cosa che ha fatto non appena tornato, è stato di riprendere possesso del suo posto all’interno della sartoria. Il capitano è tornato al timone!
Ritorno in tono minore, invece, quello di Vova e Natasha. Non tanto per quanto riguarda la gioia di riaverli tra noi, quanto per il fatto che si tratta dell’ennesimo periodo a termine. Questa volta, sembra, per 3 mesi.
Come nel caso di Anvar, anche per Vova e Natasha la prima preoccupazione è stata quella di tornare al più presto al lavoro: Natasha in sartoria e Vova alla pittura. E’ una delle cose che ci riflettere, e ci conferma che il lavoro, sempre, ma particolarmente nel caso di persone disabili, è ciò che restituisce la dignità a chi, diversamente, è confinato a un ruolo di pura sopravvivenza.